sabato 27 ottobre 2012

caosinforma 57

CAOSINFORMA 57


Con il 57esimo numero di caosinforma (disponibile nella versione oonline), facciamo il bilancio di un percorso appena avviato ma già ricco di esperienze.
Dal  convegno di giugno scorso "Quello che le donne dicono … " il  Centro La Tenda,  ha avviato alcune  interessanti esperienze finalizzate  alla promozione dell'universo femminile. E su   queste vorremmo oggi fare il punto, per monitorarne lo svolgimento ma soprattutto  per  promuoverne l'ulteriore sviluppo.
I segnali emersi, negli ultimi mesi, non sono stati molto incoraggianti per la condizione delle donne. Se è diventata operativa la legge per le quote rosa nei consigli di amministrazione delle società (che però non è un obiettivo per tutte le donne … .), è aumentato il numero delle donne aggredite o addirittura uccise dai loro compagni, spesso mariti o fidanzati.

Le differenze di genere rimangono, in alcuni ambienti della nostra società, sempre più marcate.
Addirittura i diritti, in generale, si sono sempre più ridotti: le speranze di maggiore partecipazione femminile, suscitate per esempio dalla cosiddetta primavera araba, si sono affievolite proprio insieme ai  diritti civili delle donne. Diritti che si stanno restringendo in gran parte del mondo arabo con ripercussioni anche in Europa.
Purtroppo è proprio la condizione femminile a risentire di più della crisi economica che sta avvolgendo il mondo e le nostre comunità.
La difficoltà di avere una serie di servizi moderni e civili, rispondenti ai nuovi bisogni delle giovani coppie, rallenta la formazione delle nuove famiglie e la crescita di nuove generazioni.
Nel mondo del lavoro per le donne, specie al sud,  è sempre più difficile trovare una occupazione.
L'ultimo rapporto Svimez di fine settembre, parla addirittura di una segregazione occupazionale per le giovani donne meridionali in età lavorativa, dove riesce ad essere occupata solo una donna su quattro.
Si ripropone perciò l'antico destino di migrazione per i giovani del sud (dal 2000 al 2010 sono emigrati un milione e 350.000 ragazze e ragazzi dalle regioni meridionali). 
I processi di marginalità e di esclusione delle donne dai processi di partecipazione e del lavoro, dunque continuano ed aumentano la precarietà della condizione femminile.
Ecco perché è necessario  aumentare la nostra attenzione sulla condizione femminile. E' urgente porsi il problema del cambiamento nei metodi di intervento per realizzare una azione sociale più orientata e capace di saper rispondere ai bisogni dei  più svantaggiati. Occorre riuscire a superare le insistenti inadeguatezze quotidiane, migliorando la capacità di analizzare le questioni più problematiche e impadronirsi della voglia di progettare nuovi obiettivi, cercare nuove opportunità, dare voce ai nuovi bisogni per individuare le strade più efficaci di partecipazione al femminile.
Gerardo Giordano


domenica 7 ottobre 2012

caosinforma 56




L'iniziativa  formativa "Sentinelle del disagio" è il tema del 56esimo numero di caosinforma. Le diverse proposte, contenute nell'offerta di formazione,   sono presentate attraverso i dati di partenza relativamente ai diversi ambiti tematici, ma  anche attraverso spunti di riflessione e ipotesi di lavoro suggerite da alcuni degli autorevoli interlocutori che ci accompagneranno durante il percorso.
Il mito della Comunità Terapeutica che tutto risolve è finito. La CT si configura sempre più come una delle risposte alla tossicodipendenza, che peraltro è sempre più mutevole, mimetizzata, indefinita.
La Comunità è chiamata, invece, a rispondere a nuove forme di disagio, nuove povertà, nuove complessità e a sviluppare una sempre maggiore capacità di accogliere l'altro, "il diverso", "il senza dimora", "il drogato", "il malato mentale" ecc. senza schemi precostituiti e senza pensare di avere risposte preconfezionate per ogni problema.
Perché questo avvenga bisogna realizzare servizi della relazione d'aiuto con sempre maggiore comprensione della molteplicità dell'utente, delle sue specificità, delle sue motivazioni, della sua storia di vita, dei suoi desideri, dei suoi bisogni, delle sue attitudini, delle sue potenzialità, dei suoi limiti.
Ciò implica, per l ’ operatore, il sapersi confrontare costantemente con chi la pensa diversamente, crescere professionalmente per dialogare con il mondo della sanità, della giustizia, della politica, del lavoro e della scuola, sviluppare la capacità di lavorare in rete con chi rappresenta e persegue forme diverse di risposta allo stesso problema. E, detto in altri termini, far crescere il bagaglio di formazione per andare oltre la professionalità garantita da un titolo di studio o dalla mera esperienza.
Non a caso don Nicola Bari, il Presidente del nostro Centro, ha sempre affermato che "Il cambiamento" è insito nella struttura del nostro Centro. … dove "ognuno è coinvolto nella formazione, come processo permanente che investe tutti".
Lo scenario entro il quale si colloca il disagio sociale è mutato rispetto ad alcuni decenni fa. Si è fatto, manco a dirlo, più turbolento, dinamico e interattivo e … precario. Sono cambiati gli equilibri interni, è aumentata la complessità delle relazioni si è trasformata, di conseguenza, la domanda di formazione …
La formazione deve essere quindi più mirata ma anche più flessibile e personalizzata. In tale direzione, il Centro studi e formazione caos de La Tenda promuove la seconda edizione di "Sentinelle del disagio". Un'offerta formativa sostanziata da corsi di formazione, workshop, esperienze di progettazione, seminari pubblici, ecc. rivolti agli Educatori, naturali e professionali, agli Animatori Sociali, agli Operatori Socio-Sanitari, agli Operatori della Comunicazione. Tutti alle prese con le nuove domande espresse dalla realtà sociale. La proposta formativa "Sentinelle del disagio", aperta al territorio, intende sviluppare quanto già realizzato nella prima edizione, ma anche avviare nuovi servizi e nuove attività. Le varie proposte sono anche una risposta alla sollecitazione rivolta da don Nicola Bari a tutti gli operatori del Centro la Tenda affinché diventino sempre più " Operativi di processo", e meno " Operatori di ruolo".
Gli ambiti interessati dalla proposta formativa "Sentinelle del disagio" sono: l'accoglienza e l'orientamento, la comunicazione sociale, il fund raising, la progettazione e l'avvio di un servizio per le famiglie, un approfondimento degli strumenti di valutazione clinica e psicoeducativa, e un'introduzione alle principali psicoterapie nonché il II ciclo de "I Seminari de La Tenda a Fieravecchia". In questo numero di caosinforma partiamo con la presentazione delle diverse proposte formative, attraverso la conoscenza dei dati di partenza relativamente ai diversi ambiti ma dando spazio anche a spunti di riflessione e ipotesi di lavoro proposte da alcuni degli autorevoli interlocutori che ci accompagneranno durante il percorso formativo e nelle sue varie diramazioni.
Con loro contiamo di portare avanti la proposta formativa anche oltre la realizzazione dei corsi di formazione e dei seminari.
Nelle pagine interne daremo voce ad alcuni di questi preziosi compagni di viaggio, ma è nostra intenzione, anche tramite la nostra rivista, accompagnare questa esperienza formativa costantemente, documentando il lavoro svolto e gli interventi che si alterneranno a tutti i livelli, non ultimo quello dei nostri lettori.
Peraltro è interesse di tutti accogliere la sfida del cambiamento. Ci aspettiamo, infatti, di aprire una nuova stagione formativa, senz'altro impegnativa ma, non di meno, molto stimolante e aperta ad ulteriori sviluppi.
Mario Scannapieco