domenica 7 ottobre 2012

caosinforma 56




L'iniziativa  formativa "Sentinelle del disagio" è il tema del 56esimo numero di caosinforma. Le diverse proposte, contenute nell'offerta di formazione,   sono presentate attraverso i dati di partenza relativamente ai diversi ambiti tematici, ma  anche attraverso spunti di riflessione e ipotesi di lavoro suggerite da alcuni degli autorevoli interlocutori che ci accompagneranno durante il percorso.
Il mito della Comunità Terapeutica che tutto risolve è finito. La CT si configura sempre più come una delle risposte alla tossicodipendenza, che peraltro è sempre più mutevole, mimetizzata, indefinita.
La Comunità è chiamata, invece, a rispondere a nuove forme di disagio, nuove povertà, nuove complessità e a sviluppare una sempre maggiore capacità di accogliere l'altro, "il diverso", "il senza dimora", "il drogato", "il malato mentale" ecc. senza schemi precostituiti e senza pensare di avere risposte preconfezionate per ogni problema.
Perché questo avvenga bisogna realizzare servizi della relazione d'aiuto con sempre maggiore comprensione della molteplicità dell'utente, delle sue specificità, delle sue motivazioni, della sua storia di vita, dei suoi desideri, dei suoi bisogni, delle sue attitudini, delle sue potenzialità, dei suoi limiti.
Ciò implica, per l ’ operatore, il sapersi confrontare costantemente con chi la pensa diversamente, crescere professionalmente per dialogare con il mondo della sanità, della giustizia, della politica, del lavoro e della scuola, sviluppare la capacità di lavorare in rete con chi rappresenta e persegue forme diverse di risposta allo stesso problema. E, detto in altri termini, far crescere il bagaglio di formazione per andare oltre la professionalità garantita da un titolo di studio o dalla mera esperienza.
Non a caso don Nicola Bari, il Presidente del nostro Centro, ha sempre affermato che "Il cambiamento" è insito nella struttura del nostro Centro. … dove "ognuno è coinvolto nella formazione, come processo permanente che investe tutti".
Lo scenario entro il quale si colloca il disagio sociale è mutato rispetto ad alcuni decenni fa. Si è fatto, manco a dirlo, più turbolento, dinamico e interattivo e … precario. Sono cambiati gli equilibri interni, è aumentata la complessità delle relazioni si è trasformata, di conseguenza, la domanda di formazione …
La formazione deve essere quindi più mirata ma anche più flessibile e personalizzata. In tale direzione, il Centro studi e formazione caos de La Tenda promuove la seconda edizione di "Sentinelle del disagio". Un'offerta formativa sostanziata da corsi di formazione, workshop, esperienze di progettazione, seminari pubblici, ecc. rivolti agli Educatori, naturali e professionali, agli Animatori Sociali, agli Operatori Socio-Sanitari, agli Operatori della Comunicazione. Tutti alle prese con le nuove domande espresse dalla realtà sociale. La proposta formativa "Sentinelle del disagio", aperta al territorio, intende sviluppare quanto già realizzato nella prima edizione, ma anche avviare nuovi servizi e nuove attività. Le varie proposte sono anche una risposta alla sollecitazione rivolta da don Nicola Bari a tutti gli operatori del Centro la Tenda affinché diventino sempre più " Operativi di processo", e meno " Operatori di ruolo".
Gli ambiti interessati dalla proposta formativa "Sentinelle del disagio" sono: l'accoglienza e l'orientamento, la comunicazione sociale, il fund raising, la progettazione e l'avvio di un servizio per le famiglie, un approfondimento degli strumenti di valutazione clinica e psicoeducativa, e un'introduzione alle principali psicoterapie nonché il II ciclo de "I Seminari de La Tenda a Fieravecchia". In questo numero di caosinforma partiamo con la presentazione delle diverse proposte formative, attraverso la conoscenza dei dati di partenza relativamente ai diversi ambiti ma dando spazio anche a spunti di riflessione e ipotesi di lavoro proposte da alcuni degli autorevoli interlocutori che ci accompagneranno durante il percorso formativo e nelle sue varie diramazioni.
Con loro contiamo di portare avanti la proposta formativa anche oltre la realizzazione dei corsi di formazione e dei seminari.
Nelle pagine interne daremo voce ad alcuni di questi preziosi compagni di viaggio, ma è nostra intenzione, anche tramite la nostra rivista, accompagnare questa esperienza formativa costantemente, documentando il lavoro svolto e gli interventi che si alterneranno a tutti i livelli, non ultimo quello dei nostri lettori.
Peraltro è interesse di tutti accogliere la sfida del cambiamento. Ci aspettiamo, infatti, di aprire una nuova stagione formativa, senz'altro impegnativa ma, non di meno, molto stimolante e aperta ad ulteriori sviluppi.
Mario Scannapieco




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