caosinforma 56
L'iniziativa formativa "Sentinelle del disagio" è il tema del 56esimo numero di caosinforma. Le
diverse proposte, contenute nell'offerta di formazione, sono
presentate attraverso i dati di partenza relativamente ai diversi ambiti
tematici, ma anche attraverso spunti di riflessione e ipotesi di
lavoro suggerite da alcuni degli autorevoli interlocutori che ci
accompagneranno durante il percorso.
Il
mito della Comunità Terapeutica che tutto risolve è finito. La CT si
configura sempre più come una delle risposte alla tossicodipendenza, che
peraltro è sempre più mutevole, mimetizzata, indefinita.
La
Comunità è chiamata, invece, a rispondere a nuove forme di disagio,
nuove povertà, nuove complessità e a sviluppare una sempre maggiore
capacità di accogliere l'altro, "il diverso", "il senza dimora", "il
drogato", "il malato mentale" ecc. senza schemi precostituiti e senza
pensare di avere risposte preconfezionate per ogni problema.
Perché
questo avvenga bisogna realizzare servizi della relazione d'aiuto con
sempre maggiore comprensione della molteplicità dell'utente, delle sue
specificità, delle sue motivazioni, della sua storia di vita, dei suoi
desideri, dei suoi bisogni, delle sue attitudini, delle sue
potenzialità, dei suoi limiti.
Ciò
implica, per l
’
operatore, il sapersi confrontare costantemente con chi la pensa
diversamente, crescere professionalmente per dialogare con il mondo
della sanità, della giustizia, della politica, del lavoro e della
scuola, sviluppare la capacità di lavorare in rete con chi rappresenta e
persegue forme diverse di risposta allo stesso problema. E, detto in
altri termini, far crescere il bagaglio di formazione per andare oltre
la professionalità garantita da un titolo di studio o dalla mera
esperienza.
Non
a caso don Nicola Bari, il Presidente del nostro Centro, ha sempre
affermato che "Il cambiamento" è insito nella struttura del nostro
Centro.
…
dove "ognuno è coinvolto nella formazione, come processo permanente che
investe tutti".
Lo
scenario entro il quale si colloca il disagio sociale è mutato rispetto
ad alcuni decenni fa. Si è fatto, manco a dirlo, più turbolento,
dinamico e interattivo e
…
precario. Sono cambiati gli equilibri interni, è aumentata la
complessità delle relazioni si è trasformata, di conseguenza, la domanda
di formazione
…
La
formazione deve essere quindi più mirata ma anche più flessibile e
personalizzata. In tale direzione, il Centro studi e formazione caos de
La Tenda promuove la seconda edizione di "Sentinelle del disagio".
Un'offerta formativa sostanziata da corsi di formazione, workshop,
esperienze di progettazione, seminari pubblici, ecc. rivolti agli
Educatori, naturali e professionali, agli Animatori Sociali, agli
Operatori Socio-Sanitari, agli Operatori della Comunicazione. Tutti alle
prese con le nuove domande espresse dalla realtà sociale. La proposta
formativa "Sentinelle del disagio", aperta al territorio, intende
sviluppare quanto già realizzato nella prima edizione, ma anche avviare
nuovi servizi e nuove attività. Le varie proposte sono anche una
risposta alla sollecitazione rivolta da don Nicola Bari a tutti gli
operatori del Centro la Tenda affinché diventino sempre più " Operativi
di processo", e meno " Operatori di ruolo".
Gli
ambiti interessati dalla proposta formativa "Sentinelle del disagio"
sono: l'accoglienza e l'orientamento, la comunicazione sociale, il fund
raising, la progettazione e l'avvio di un servizio per le famiglie, un
approfondimento degli strumenti di valutazione clinica e psicoeducativa,
e un'introduzione alle principali psicoterapie nonché il II ciclo de "I
Seminari de La Tenda a Fieravecchia". In questo numero di caosinforma
partiamo con la presentazione delle diverse proposte formative,
attraverso la conoscenza dei dati di partenza relativamente ai diversi
ambiti ma dando spazio anche a spunti di riflessione e ipotesi di lavoro
proposte da alcuni degli autorevoli interlocutori che ci
accompagneranno durante il percorso formativo e nelle sue varie
diramazioni.
Con loro contiamo di portare avanti la proposta formativa anche oltre la realizzazione dei corsi di formazione e dei seminari.
Nelle
pagine interne daremo voce ad alcuni di questi preziosi compagni di
viaggio, ma è nostra intenzione, anche tramite la nostra rivista,
accompagnare questa esperienza formativa costantemente, documentando il
lavoro svolto e gli interventi che si alterneranno a tutti i livelli,
non ultimo quello dei nostri lettori.
Peraltro
è interesse di tutti accogliere la sfida del cambiamento. Ci
aspettiamo, infatti, di aprire una nuova stagione formativa, senz'altro
impegnativa ma, non di meno, molto stimolante e aperta ad ulteriori
sviluppi.
Mario Scannapieco
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