caosinforma 53
Al lettore di caosinforma non sarà sfuggito il senso del percorso compiuto negli ultimi numeri dalla nostra rivista.Partito
dal tema delle pari opportunità, esteso a tutte le categorie di persone
che non si rassegnano ad una condizione di emarginazione ma
individuano in essa l'occasione per riprogettare il proprio futuro,
caosinforma si è quindi occupato, nel numero scorso (il 52),
del processo di cambiamento, sociale e personale, cui è chiamato ogni
persona o gruppo sociale, nei momenti critici della propria
esistenza.
Lungo questo percorso, una maggiore conoscenza del "Modello Sorella Luna" (il tema di caosinforma 53) rappresenta un ulteriore passo in avanti.
Di fatto, solo accogliendo elementi di discontinuità si
favorisce il naturale bisogno di cambiamento e lo si rende fecondo di
ulteriori sviluppi. Altrimenti, il movimento risulta solo apparente,
privo di dinamismo e destinato, inesorabilmente, all'esaurimento.
Un percorso, quello suggerito da caosinforma, che rispecchia le diverse fasi che hanno caratterizzato la recente evoluzione del Centro La Tenda. Un procedere, appunto, non lineare ma frutto di significativi cambiamenti che coinvolgono strutture fisiche e mentali, metodi, servizi ma soprattutto persone chiamate costantemente a ridefinirsi, come ci ricorda la filosofia dell'imparare e disimparare continuamente, propria dei nostri processi formativi
Lungo questo percorso, una maggiore conoscenza della proposta "Sorella Luna"rappresenta un ulteriore passo per l'individuazione della meta verso cui tendere.
Per questo abbiamo pensato di avviare una prima conoscenza di questo modello comunitario, dinamico e aperto, al servizio di un'utenza varia e diversificata. Una proposta fuori dagli schemi di una classica comunità terapeutica ma dentro una prospettiva di ricerca, ascolto e promozione della persona.
Di fatto "Sorella Luna" pone la stessa Persona, qualunque sia il disagio di cui è portatrice, al Centro della vita comunitaria.
Senza la pretesa di esaurirne la conoscenza, ci poniamo, dunque, l' obiettivo di raccontare i principali ingredienti di Sorella Luna attraverso la voce dei protagonisti.
L'esperienza residenziale, i gruppi di auto-aiuto, l'orientamento al lavoro, la formazione professionale nei laboratori di falegnameria, agro-zootecnia, giardinaggio, le attività di animazione culturale e sportiva, gli imprescindibili momenti di approfondimento spirituale verranno dunque raccontati e approfonditi ascoltando la testimonianza di chi ne è direttamente coinvolto.
Ovviamente, la capacità di combinare gli elementi, il loro giusto dosaggio, il procedimento per la realizzazione del "prodotto" Sorella Luna non è traducibile nelle pagine di un giornale.
Possiamo provare, però, ben consapevoli di questo limite, ad avvicinarci ad un'esperienza in continua evoluzione, e tentare, perché no, di contribuire al suo sviluppo e alla sua ulteriore diffusione.
Sempre su questo numero documentiamo un altro significativo evento formativo che ha caratterizzato la nostra proposta in questo periodo
“ Quello che le donne dicono ” è il titolo del Seminario realizzato nei giorni scorsi e che ha se-gnato anche la ripresa del fortunato ciclo di incontri formativi “ I Seminari de La Tenda a Fieravecchia ” realizzato nello scorso anno.
Il seminario ha riguardato i bisogni delle donne, emersi da una indagine territoriale condotta da un gruppo di ricercatrici del nostro Centro. La Ricerca così com il seminario, sono parte di un processo di formazione avviato nell ’ ottobre scorso e ci interessa documentarlo a testimonianza della costante apertura del nostro Centro al territorio e alle domande che da esso provengono. Mario Scannapieco
Un percorso, quello suggerito da caosinforma, che rispecchia le diverse fasi che hanno caratterizzato la recente evoluzione del Centro La Tenda. Un procedere, appunto, non lineare ma frutto di significativi cambiamenti che coinvolgono strutture fisiche e mentali, metodi, servizi ma soprattutto persone chiamate costantemente a ridefinirsi, come ci ricorda la filosofia dell'imparare e disimparare continuamente, propria dei nostri processi formativi
Lungo questo percorso, una maggiore conoscenza della proposta "Sorella Luna"rappresenta un ulteriore passo per l'individuazione della meta verso cui tendere.
Per questo abbiamo pensato di avviare una prima conoscenza di questo modello comunitario, dinamico e aperto, al servizio di un'utenza varia e diversificata. Una proposta fuori dagli schemi di una classica comunità terapeutica ma dentro una prospettiva di ricerca, ascolto e promozione della persona.
Di fatto "Sorella Luna" pone la stessa Persona, qualunque sia il disagio di cui è portatrice, al Centro della vita comunitaria.
Senza la pretesa di esaurirne la conoscenza, ci poniamo, dunque, l' obiettivo di raccontare i principali ingredienti di Sorella Luna attraverso la voce dei protagonisti.
L'esperienza residenziale, i gruppi di auto-aiuto, l'orientamento al lavoro, la formazione professionale nei laboratori di falegnameria, agro-zootecnia, giardinaggio, le attività di animazione culturale e sportiva, gli imprescindibili momenti di approfondimento spirituale verranno dunque raccontati e approfonditi ascoltando la testimonianza di chi ne è direttamente coinvolto.
Ovviamente, la capacità di combinare gli elementi, il loro giusto dosaggio, il procedimento per la realizzazione del "prodotto" Sorella Luna non è traducibile nelle pagine di un giornale.
Possiamo provare, però, ben consapevoli di questo limite, ad avvicinarci ad un'esperienza in continua evoluzione, e tentare, perché no, di contribuire al suo sviluppo e alla sua ulteriore diffusione.
Sempre su questo numero documentiamo un altro significativo evento formativo che ha caratterizzato la nostra proposta in questo periodo
“ Quello che le donne dicono ” è il titolo del Seminario realizzato nei giorni scorsi e che ha se-gnato anche la ripresa del fortunato ciclo di incontri formativi “ I Seminari de La Tenda a Fieravecchia ” realizzato nello scorso anno.
Il seminario ha riguardato i bisogni delle donne, emersi da una indagine territoriale condotta da un gruppo di ricercatrici del nostro Centro. La Ricerca così com il seminario, sono parte di un processo di formazione avviato nell ’ ottobre scorso e ci interessa documentarlo a testimonianza della costante apertura del nostro Centro al territorio e alle domande che da esso provengono. Mario Scannapieco
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