LE PAROLE PER DIRLO.
CONCLUSIONE/AVVIO DI UN'ESPERIENZA FORMATIVA
È terminato il 9 marzo il
corso di formazione
“
Le parole per dirlo
”
. L
’
esperienza formativa sui termini del disagio mentale, era cominciata esattamente
un mese fa nell'ambito dell'iniziativa "Sentinelle del disagio", curata da caos centro studi e formazione de La Tenda,
Il corso, partendo da una rilettura delle parole usate in ambito psicopatologico, ha consentito
agli Educatori di avvicinarsi ai termini
della psicopatologia in modo più consapevole, contribuendo a demistificarne l
’
uso (e l
’
abuso) che talvolta
ne viene fatto.
Per ridare vigore alla ricerca e alla
costruzione di nuove ipotesi operative, di natura effettivamente interdisciplinare,
il corso ha promosso la psicodiagnosi integrata come strumento di
formazione e accompagnamento educativo. E ha avviato la conoscenza dei
principali metodi psicoterapeutici.
Snodatosi tra
diverse tematiche, tutte, ovviamente, da approfondire in successivi momenti
formativi, il corso si è concluso, dopo quattro incontri a cadenza settimanale
di due ore ciascuno, con la riflessione finale sul modello antropologico alla base della
“
proposta
”
del Centro La Tenda
”
.
Più in dettaglio, iI principali temi, su cui si è cominciato
a riflettere insieme sono stati
- Salute mentale: approcci diversi.
- Cosa significa diagnosi.
- La differenza tra diagnosi psichiatrica e diagnosi psicologica.
- La differenza tra sintomi e segni.
- La differenza tra struttura e sintomi e tra diagnosi strutturale e diagnosi descrittiva.
- Cosa sono e cosa indagano i test psicologici
- I principali test psicodiagnostici
- Cosa è il manuale DSM IV
- Cosa è la doppia diagnosi
- Quali sono i principali metodi di cura delle persone con disagio mentale
Condotto da un
’
equipe di psicologi, educatori, formatori, attraverso lezioni d
’
aula, focus group, esercitazioni pratiche, il corso
ha puntato a offrire una
ridefinizione
“
interattiva
”
delle "psico-parole"
attraverso un confronto tra scienze
psicosociali, medico-sanitarie ed esperienze
educative maturate sul campo.
Peraltro la persona (e questo è stato un altro
dei capisaldi del corso), al di là dei segni di disagio che manifesta, richiede
sempre un incontro competente, fatto di ascolto, empatia, solidarietà.
Ma il corso è servito anche ad avviare una riflessione sulle
prospettive del Centro La Tenda, sull
’
esigenza di sviluppare nuovi servizi, e sulla necessaria maggiore conoscenza , a livello personale, tra i diversi corsisti.
Tutti obiettivi raggiunti? Ovviamente, no. O almeno non tutti allo stesso
modo. Ma tutti senz
’
altro reiconosciuti nella loro importanza. Sia per il
futuro personale di ciascun corsista sia
per lo sviluppo del
Centro La Tenda. E, per questo, posti all
’
ordine del giorno dell
’
agenda formativa.
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