giovedì 20 ottobre 2011

CAOSINFORMA 45 La salute della responsabilità sociale

Che c'entra la salute con la responsabilità sociale?
La domanda, apparentemente ingenua, in realtà vuole mettere in luce un atteggiamento culturale molto diffuso, che tende a separare l'individuo dal suo ambiente sociale e a considerarlo come un organismo biologico che si ammala o si protegge, senza tener conto della sua interazione sociale con il contesto.
L'errore più frequente nel momento in cui si parla di salute è quello di pensare che essa afferisca ad una sola dimensione della persona: quella fisica. importante la persona nella sua totalità si fa strada l'idea di analizzare
la sua "salute globale". Si pensa  che sia possibile ricondurre il concetto di buona salute all'assenza di malattie indicate dalla scienza medica.
Secondo tale impostazione il bisogno di salute di una persona è legato alla sua capacità fisica di rientrare in livelli ritenuti "normali", laddove l'essere nella "norma" significa che la "diversità" deve essere compresa solo come deficienza, come mancanza di un "qualcosa" che è posseduto dalla maggioranza.
Questa valutazione evidenzia i limiti dell'impiegare il concetto di salute unicamente dal punto di vista di "normalità-biologicomedica" e determina un'altra distorsione. Infatti, affidando la definizione dei bisogni ai progressi della scienza medica non si fa altro che legittimarne uno schema "autoreferenziale".
Ma concentrandosi esclusivamente sulle cause biologiche della malattia, questo modello trascura l'importanza dell'interazione tra fattori sociali, psicologici e biologici, enfatizzando il tecnicismo degli operatori sanitari e favorendo una posizione passiva del paziente. In realtà oggi appare sempre più evidente che i fattori psicosociali sono implicati in tutte le malattie, poiché gli individui non hanno solo una struttura biologica, ma anche psicologica e sociale. Di conseguenza salute e malattia sono ricondotte al mantenimento o alla rottura di un equilibrio biologico, psicologico e sociale.
E' in questo mutato clima culturale, in cui è riconosciuta l'importanza della complessità del sistema individuo-ambiente, che nasce e si sviluppa la proposta del Centro La Tenda sia per quanto riguarda l'ambito terapeutico sia per quanto riguarda la prevenzione del disagio.
"SALUTE GLOBALE"
Questa concezione della salute implica un cambiamento della concezione del soggetto malato che non viene più solo inteso come mero oggetto di trattamento terapeutico ma come soggetto attivo, o meglio interattivo con il suo contesto sociale per realizzare la sua identità. Il concetto di salute in questo  modo si ri-definisce : divenendo

Così accanto ad esigenze di efficienza fisica la salute la salute richiede attenzione alla qualità della vita che si concretizza attraverso il sentirsi parte di un progetto, di una rete di relazioni significative, di scopi e valori
condivisi.
In questo prospettiva non solo è possibile parlare di soggetto che viene analizzato dal punto di vista globale ma anche di uno stile di vita globale che trova negli altri un punto di avvio ma anche di riferimento costante.
In tale prospettiva risulta opportuno:
"Riscoprire la capacità di autopromuoversi delle persone attraverso relazioni significative e la consapevolezza delle proprie risorse. "Dare più attenzione al corpo in azione e in relazione con l'altro. "Sentirsi parte di una società in cui si deve avere un'attenzione verso gli altri come causa e conseguenza
dei propri atti.
E già, perché in fondo se è vero che la responsabilità sociale non coincide tout court con salutedelle persone, certamente l'una non può prescindere dall'altra.
Mario Scannapieco