caosinforma 43
E' dedicato ad una riflessione sulla stato di salute della rivista del Centro la Tenda, il 43esimo numero di caosinforma. Un'occasione per tentare il bilancio di un anno di lavoro, per mettere in comune riflessioni e proposte ma anche per augurare ai lettori di coasinforma una serena vacanza estiva.
Nato nel dicembre del 2005, caosinforma è un periodico di informazione e aggiornamento sui temi dalla formazione in ambito psico-sociale e socio-lavorativo. Ha esordito dapprima come newsletter interna al Centro La Tenda, per diventare poi rivista bimestrale e, quindi, un periodico mensile.
Ha editato sinora 41 numeri e già questo è un vero e proprio record per le pubblicazioni periodiche del Centro La Tenda.
Fino ad allora le tante testate proposte dal Centro la Tenda - Kairòs, Coordinations, L’Angolo, Agorà, ecc. - si erano arenate dopo pochi mesi dal loro esordio.
caosinforma invece, nel corso di questi anni, ha non solo garantito una presenza costante ma ha anche intensificato il ritmo della sua periodicità passando da una pubblicazione bimestrale a quella attuale, mensile.
Inoltre dal settembre del 2010, caosinforma ha registrato la propria testata presso il Tribunale di Salerno, a conferma e coronamento della sua tenuta e della sua affidabilità
Voce riconosciuta del Centro La Tenda, e apprezzata da diversi e autorevoli interlocutori, caosinforma ha sempre più ampliato, nel corso di questi anni, il suo raggio di interesse e il bacino d’utenza dei suoi lettori.
Di fatto, la rivista ha attirato l'interesse e la collaborazione di diverse “voci”, sia all’interno del Centro La Tenda (al servizio del quale è nato) sia all’esterno: nelle scuole, nella rete territoriale locale, nella rete telematica.
Sempre in evoluzione, la rivista infatti ha proposto approfondimenti, aggiornamenti, discussioni e riflessioni sul mondo del lavoro, della scuola, della società, della salute, della famiglia. Ma senza mai perdere di vista la centralità della persona.
La finalità del giornale è fondamentalmente quello di affiancare, rilanciare, potenziare la “proposta” del Centro la Tenda, e pertanto particolare attenzione viene riservata alle sollecitazioni dal nostro Presidente, don Nicola Bari, documentando i contenuti dei suoi interventi.
Un’altra finalità è quella di consentire una maggiore visibilità dei progetti e delle esperienze realizzate, per diffonderle sia in termini quantitativi che qualitativi.
DESTINATARI
caosinforma si rivolge a tutti e in primo luogo agli educatori, quelli naturali e quelli professionali per offrire loro un contributo alla formazione di una nuova cultura sui temi che riguardano il disagio giovanile, le problematiche educative, la progettazione in ambito sociale, la salute globalmente intesa, il mondo del lavoro e la realtà dei più giovani cui ha dato direttamente voce attraverso uno spazio dedicato.
STRUTTURA DELLA RIVISTA
Ogni numero di caosinforma è rivolto all’approfondimento di un tema che, anticipato nella rubrica iniziale “conversando conversando”, viene ripreso dalle rubriche che rappresentano l’ossatura del giornale:”Punto di vista”, “A proposito di”; “Approfondimenti”;”Dal territorio”;“L’intervista”;“Prendiamola con filosofia”; “L’ossimoro”;”Notizie utili”; ecc.
PROCEDURA
Lo spunto tematico che caratterizza di volta in volta la rivista, è desunto dai principali eventi che interrogano e impegnano il nostro Centro. La loro trattazione non si limita però ad una pura e semplice cronaca, ma gli stessi eventi vengono riproposti e rielaborati criticamente onde evidenziarne più chiaramente i risvolti formativi.
I temi di maggiore attualità e rilevanza vengono approfonditi dal punto di vista formativo, psicologico, filosofico e sociologico, divenendo oggetto di inchieste, sondaggi, interviste, e riflessioni raccolte tra testimoni autorevoli e interlocutori attendibili.
Tale metodologia implica la necessità di partecipare alla vita operativa del Centro e alle attività che si svolgono per diventarne testimoni credibili. Solo così infatti l’attività di comunicatori si aggancia ad un processo di formazione permanente che di fatto rappresenta il denominatore comune di tutte le attività che svolte dal Centro La Tenda.
LA SFIDA DELLA COMPLESSITÀ
La traccia su cui si muove questa esperienza di comunicazione è segnata dall’obiettivo di coniugare complessità e semplicità, coinvolgere formatori e utenti finali, integrare temi specialistici e argomenti popolari, spronare il cambiamento con la prospettazione di scenari futuribili. Tutto con un linguaggio semplice ma non banale.
Corredato da disegni, foto e ritratti, il più delle volte originali, caosinforma ha inteso puntare sul valore delle immagini, quale moderna e, talvolta, più efficace forma di comunicazione. Ma anche perché le immagini permettono di alleggerire la lettura stessa della rivista.
I DATI DI “LETTURA”
Oltre quelli raggiunti direttamente con le copie cartacee (operatori e utenti del Centro La Tenda, insegnanti, formatori naturali e professionali, operatori politici, giovani, del territorio, ecc.) vengono contattati mensilmente oltre 2000 destinatari di posta elettronica, e una ancora più vasta platea di “navigatori”, che visualizzano la pubblicazione sul sito ufficiale del Centro La Tenda, dove è consultabile on line.
I MEZZI TECNICI
Tutto ciò nonostante gli scarsissimi mezzi tecnici a disposizione, la faticosa collaborazione con le strutture operative del Centro La Tenda, le ridotte (ma preziose, beninteso) risorse umane che hanno collaborato con la redazione. E, non ultimo, nonostante costi di produzione molto contenuti.
Nel corso di questi anni, caosinforma ha mantenuto la sua vocazione formativa, connaturata alla sua origine, (ricordiamo che la rivista è espressione diretta del Centro Studi e Formazione de La Tenda) ma ha ampliato sempre più la sua sfera d’interesse e di azione.
Non a caso la rivista ha accompagnato i Seminari de La Tenda a Fieravecchia, attraverso la documentazione offerta dal prodotto multimediale “I SEMINARI DE LA TENDA A FIERAVECCHIA… report di un’esperienza”.
E sempre non a caso è nato dal dicembre dello scorso anno, CAOSINFORMA GIOVANI, la rivista dei giovani per i giovani. Una rivista che ha già editato 9 numeri e che vuole promuovere nei giovani la cultura della partecipazione attiva, dell’integrazione, della responsabilità sociale.
Un’altra scommessa di caosinforma è stata (e continua ad essere) quella di essere una voce attiva, capace di interagire con i lettori, per documentare eventi, raccogliere riflessioni, sviluppare iniziative e coinvolgere direttamente nella redazione del giornale, quanti si mostrano interessati a fornire un proprio, originale contributo.
Spesso, infatti, la rivista ha ospitato articoli, riflessioni, interventi prodotti dagli stessi lettori.
QUALITÀ E COMUNICAZIONE SOCIALE
Ma oltre a contare su riscontri numerici interessanti, caosinforma ha investito sulla qualità dei contenuti espressi, sulla loro rispondenza ai bisogni formativi dei lettori ma soprattutto sulla capacità di sviluppare comunicazione sociale. Questo tipo di comunicazione punta infatti sul confronto sistematico tra idee diverse e talvolta controverse, tra interlocutori di pari dignità anche quando esprimono le istanze di gruppi minoritari. Del resto, come documentano i titoli che hanno caratterizzato i 41 numeri finora pubblicati, caosinforma si è interrogato, sin dai suoi esordi, sui bisogni, sulle emergenze e sui temi che caratterizzano i nostri tempi, in una logica aperta e di confronto con il territorio locale, ma non solo.
IL SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO
Punto di forza ma anche un obiettivo da sviluppare ulteriormente è il “sistema informativo integrato”, vale a dire l’azione coordinata con le altre forme di comunicazione, e in particolare con il sito del Centro La Tenda www.centrolatenda.it, il blog del Centro studi e formazione caos ad esso collegato ma anche con altre agenzie comunicative del territorio che condividono con il Centro La Tenda il valore della comunicazione sociale.
LE COSTANTI DI UN IMPEGNO
Linee guida della comunicazione di caosinforma
1. La "filosofia dell'imparare e disimparare continuamente".
"caosinforma" ha raccontato in 41 numeri gli sviluppi di questi ultimi cinque anni del Centro La Tenda, dei suoi programmi, servizi, progetti. Ha documentato in che modo l'Associazione ha seguito la filosofia della continua crescita e del rinnovamento: creare, cioè, nuove risposte ai nuovi bisogni, adattare continuamente le strutture e gli interventi alle richieste.
2. Una speciale attenzione ai giovani.
L'educazione rappresenta la grande sfida dell'uomo contemporaneo, e di genitori e insegnanti in particolare.
Ciò significa estrema attenzione ai ragazzi. Anche per questo caosinforma ha documentato e rilanciato le attività rivolte al mondo giovanile: dagli interventi nelle scuole a quelli presso associazioni e parrocchie locali, dalla ricerca "cosa bolle in pentola?" sui nuovi bisogni dei giovani alle iniziative del progetto giovani di Fieravecchia. Ha perciò raccontato i progetti e le iniziative che hanno visto i giovani motivati protagonisti, incoraggiandoli a vivere in modo sano e costruttivo il presente per proiettarsi nel futuro, anche attraverso esperienze di progetti condivisi e di volontariato. La prevenzione del malessere, proposta in scuole, associazioni, parrocchie, non è tanto informazione sui danni derivanti da comportamenti negativi, quanto promozione del benessere. In queste azioni è fondamentale la partecipazione attiva dei giovani. I progetti di peer education hanno mostrato validità e dato un'occasione formidabile ai ragazzi di essere parte della soluzione, anziché del problema.
3. Una scuola promotrice di benessere per allievi e insegnanti.
Fin dai primi numeri di caosinforma, la rivista ha riportato esperienze di prevenzione nelle scuole, pubblicato racconti di educatori, genitori, studenti, presentato progetti. Ed ha posto massima attenzione alla promozione del benessere, per studenti e insegnanti, e agli aspetti relazionali, sentimentali e pedagogici prima ancora che a quelli didattici.
4 La promozione della salute e della responsabilità sociale.
caosinforma ha sostenuto la concezione per cui la salute va intesa come produzione di un ambiente sano, implicando un cambiamento della concezione del soggetto che non viene più solo inteso come mero oggetto di trattamento terapeutico ma come soggetto di vita da accompagnare nella ricerca sul come contenere le situazioni di sofferenza ma anche, e soprattutto, sul come ritrovare un orizzonte di senso, alla realtà della propria vita "in salute".
5. Una cultura dell'accoglienza e dell'ascolto.
L'accoglienza si pone alla base dell'intera metodologia del Centro La Tenda e richiede grande capacità di ascoltare, analizzare e diagnosticare le situazioni critiche per proporre soluzioni individualizzate ed efficaci. Il vero ascolto è sentire l'altro senza giudizi e pregiudizi, accettare e stabilire quella condizione di empatia per cui ci si pone al posto della persona che si ha di fronte senza sostituirsi ad essa.
Sono valori che caosinforma ha ribadito per la loro importanza anche in famiglia, nelle scuole, nelle associazioni, nel posto di lavoro.
6. L'attenzione alle "altre" dipendenze.
La rivista si è occupata non solo di sostanze chimiche d'abuso, illegali o legali secondo le leggi vigenti, ma anche di quella patologie compulsive d'altro genere, che possono indurre fenomeni e sofferenze simili alla tossicodipendenza: disturbi dell'alimentazione, gioco d'azzardo, dipendenza da tv, denaro, lavoro, sesso, internet e nuove tecnologie. Cercando di analizzare ogni aspetto del fenomeno e le modalità di prevenzione e di trattamento adeguate e possibili.
7. Le problematiche poste dalle persone portatrici della cosiddetta "doppia diagnosi".
caosinforma ha sostenuto un diverso approccio alle problematiche poste dalle persone con la cosiddetta "doppia diagnosi", fornendo strumenti per una lettura diversa del disagio, anche quando è segnalato in forme drammatiche.
In tale prospettiva ha dedicato a questo tema la pubblicazione "Doppia diagnosi o doppia speranza?", con l'obiettivo di ridefinire un disagio troppo spesso "recintato" in etichette spersonalizzanti.
8. Il carcere che non c'è.
Con inchieste, interviste e proposte documentate e rilanciate anche nella pubblicazione "Cielo azzurro. il carcere che non c'è", caosinforma ha evidenziato la non utilità del carcere per la disintossicazione, il recupero e la rieducazione del detenuto.
La prigione è due volte negativa per chi si droga: non impedisce del tutto la circolazione di sostanze e toglie alla persona l'opportunità di un trattamento riabilitativo adeguato, di un percorso alternativo. Spesso, purtroppo, priva anche della salute, della speranza e della voglia di vivere.
Siamo stati in prima fila nel sostenere misure alternative alla detenzione.
9. Una famiglia luogo di dialogo e di comprensione.
A partire dal ruolo fondamentale dei genitori a educare i figli alla responsabilità, al rispetto di un'etica, ai valori della vita civile, all'autonomia e alla progettualità, si è discusso con testimonianze, progetti, interviste a psicologi, sociologi, pedagogisti, studiosi della famiglia, di un compito sempre più difficile nella complessità della società odierna: il mestiere di genitore. Sottolineando il valore dell'ascolto, della partecipazione, dello scambio di esperienze, dell'accoglienza anche nella vita domestica, fra tutte le generazioni conviventi.
10. La formazione degli operatori del sociale sul piano umano e professionale.
Formazione di base e aggiornamento permanente sono stati i cardini per disporre di persone preparate e in grado di affrontare - sul piano tecnico, scientifico, emotivo - le difficoltà del rapporto quotidiano con utenti difficili. Questa idea di formazione si è ampliata ai genitori, agli insegnanti interessati agli aspetti relazionali e pedagogici in senso lato oltre che didattici, a datori di lavoro , responsabili di associazioni. caosinforma ha raccontato gli svariati corsi e le diverse esperienze formative proposte da caos, il centro studi e formazione che ha dato il nome allo stesso caosinforma