caosinforma 38
ANDRAGOGIA: quando la formazione diventa adulta
E così il tema dell'educazione, già di per sé complesso, diventa ancor più intricato. Se, infatti, gli educandi non sono più solo minori, ma gli adulti che, per definizione rientrano nella categoria dei soggetti responsabili delle proprie azioni, la missione di educare, già normalmente improba, diventa una "mission impossible".
In realtà bisogna dire che sia culturalmente, sia socialmente, sia psicologicamente, gli adulti (soprattutto oggi), inclusi i giovani in età post scolare, sembrano tutt'altro che accostabili alla condizione dell'autonomia.
Senza scomodare il fenomeno dei cosiddetti "bamboccioni", il tema dell'educazione degli adulti riveste, nella nostra società in continua trasformazione, una valenza di particolare complessità, a prescindere dai risvolti meramente economici contingenti.
Peraltro lo scenario sociale oggi, muta costantemente, ed è difficile utilizzare metodologie ben definite, per accompagnare l'adulto nella realtà del lavoro. La sfida posta dai bisogni (e dai doveri) formativi degli adulti, va comunque obbligatoriamente accettata, anche perché vanno offerte delle garanzie di qualità, umana e professionale, ai fruitori dei servizi, vale a dire a tutti i cittadini (a cominciare da quelli che si rivolgono ai nostri servizi) che hanno diritto ad un'assistenza di qualità e professionalmente aggiornata.
Se la scuola, più o meno, assume l'obiettivo della formazione fino alla maggiore età, lo stesso obiettivo non può dirsi garantito, dall'università in su. L'andragogia entra in gioco esattamente qui, laddove, cioè, il ruolo istituzionale della scuola lascia il posto al mondo del lavoro.
Ma cos'è l'andragogia? Ecco, in questo numero di caosinforma, vogliamo provare ad approfondire l'argomento ma soprattutto vogliamo rimettere al centro della nostra riflessione le più moderne metodologie adottate nell'ambito della formazione degli adulti e, tra queste, a quelle utilizzate dal Centra La Tenda nel suo processo di sviluppo.
Se è vero, come è vero, che nel corso di quasi trent'anni della nostra storia-processo, abbiamo offerto percorsi, occasioni, corsi strutturati, stage, tirocini, collaborazioni, docenze, seminari formativi a migliaia di operatori, pubblici e privati, a educatori naturali e professionali, a medici, psicologi, studenti universitari, assistenti sociali, del nostro territorio ma non solo, una ragione ci sarà.
Come una ragione evidentemente c'è per il fatto che il Centro la Tenda è riconosciuto formalmente come Ente di Formazione, a livello regionale, e recentemente a livello nazionale dalla severa commissione per l'educazione Continua in medicina.
Questo numero di caosinforma è quindi dedicato ai temi, ai termini, alle nuove metodologie che caratterizzano il panorama della formazione attuale ma anche alla rilettura del bacino di competenze acquisite dal Centro La Tenda in questo campo.
Il modello andragogico, peraltro, ci sembra un modello interessante, da conoscere ed approfondire. E non solo perché utilizzato come criterio per accreditare le proposte formative nell'ambito della formazione permanente, ma anche perché rappresenta un ulteriore stimolo a sviluppare la nostra offerta formativa.
Di fatto la nostra filosofia pedagogica (o meglio andragogica) si basa sul principio dell' imparare e disimparare continuamente", ed essa vale tanto per i destinatari finali (vale a dire gli utenti dei nostri servizi) tanto per i destinatari intermedi (vale a dire i nostri educatori naturali e professionali).
Del resto anche secondo le indicazioni, di don Nicola Presidente de LA TENDA, “deve saper offrire professionalità e competenze per realizzare esperienze e percorsi di attenzione alle persone più deboli, specie rispetto ai difficili problemi della società di oggi, ai nuovi bisogni e necessità".
Mario Scannapieco