sabato 16 novembre 2013
BISOGNI DI FAMIGLIA. I DATI EMERSI DALLA NOSTRA INDAGINE
Al
termine della indagine sui bisogni delle famiglie salernitane, curata
dal Centro studi e formazione caos in collaborazione con il Progetto
Giovani del Centtro La Tenda, ecco le prime analisi dei dati emersi, sia
dal punto di vista quntitativo che da quello qualitativo. Ne discuteremo insieme, al prossimo Seminario de La Tenda a Fieravecchia, in programma per il mese di dicembre.
Su caosinforma 68
un'analisi più ampia sul tema della famiglia e delle risposte emerse
dal questionario, somministrato ad oltre 500 fmaiglie del territorio
salernitano,
PREMESSA ALLE CONCLUSIONI
Nell'ambito
dei diversi approcci alle problematiche poste dalle famiglie, e ai diversi
tentativi di comprendere il funzionamento della famiglia, si è acquisita la
consapevolezza della natura psico-sociale della famiglia stessa, senza però che
abbia fatto seguito l'acquisizione dell'interdipendenza tra la famiglia e gli agenti
sociali. Per questo l'organizzazione famiglia è rimasta isolata dal
sovrasistema sociale nel quale era inserita. Avere presente la interdipendenza
delle realtà familiari con il sistema di appartenenza, sia esso parentale o
amicale, permette, invece, di individuare l'origine di molte difficoltà, ma
anche le potenzialità proprie della rete relazionale, rappresenta uno
strumento utile per programmare politiche sociali per la famiglia e interventi
da parte dei servizi. Nelle varie indagini conoscitive, per esempio, alcuni eventi
della vita di coppia come la separazione, sono stati spesso inquadrati in una
prospettiva psicosociale che considera solo il singolo membro coinvolto e non
l'intero gruppo familiare che vive tale esperienza.
Tutt'
al più le indagine si limitano, in genere a misurare gli effetti che tale evento ha avuto sui
figli. Tutto questo fa sì che il gruppo famiglia non venga considerato come
oggetto autonomo di studio ma solo per gli effetti devastanti che un evento
critico ha sulla crescita dei figli.
Questa
indagine punta invece a riconoscere i bisogni propri della famiglia
allo scopo di predisporre interventi utili a sostenerne la funzione in
quanto tale.
mercoledì 13 novembre 2013
CAOSINFORMA 68
Il numero 68 di
caosinforma, disponibile sia online (www.caosinforma.it) che nella versione pdf, completa il dossier, iniziato
con il numero 65, dedicato al tema della famiglia. Attraverso dati, riflessioni, interviste, ricerche e commenti, è emerso
chiaramente che, oltre la necessità di ricostruire un’idea condivisa di
famiglia, esistono bisogni psico-sociali della famiglia di
cui la comunità deve prendere atto. E
farsene carico per evitare il rischio che le famiglie in difficoltà diventino
famiglie problematiche o multiproblematiche.
Di fatto, dal cammino percorso finora è emerso chiaramente che:
la
famiglia ha bisogno di sostegno fin dalla sua costituzione; in
particolare le coppie giovanissime necessitano d'essere aiutate a
costruire la propria identità e a raggiungere la maturità necessaria per
gestire la nuova famiglia;
si
deve assicurare un sostegno alla famiglia e al rapporto genitori-figli
non solo quando esistono evidenti devianze dei figli causate da un
processo educativo fallimentare, ma soprattutto all’insorgere di tali
devianze, con interventi tempestivi;
la
famiglia che accoglie al suo interno soggetti problematici
(tossicodipendenti, portatori di handicap, con patologie a rilevanza
psichiatrica) ha bisogno di sostegno in tutta la sua interezza e questo
non può che essere realizzato da reti di relazioni comunitarie e
strutture di servizi anche perché si trova sempre più ad affrontare il
problema della violenza nei confronti delle donne e dei minori per cui
sarebbe auspicabile un intervento e un coinvolgimento degli organi
istituzionali delegati a sostenere le relazioni familiari;
la
famiglia che accoglie un minore con l’istituto dell’adozione e
dell’affido ha bisogno di un sostegno che ne faciliti l’integrazione nel
contesto sociale. In particolare, per il bambino straniero che presenta
maggiori difficoltà di adattamento ad una nuova cultura, ad un nuovo
linguaggio, a nuovi valori;
un
bisogno fondamentale della famiglia è quello di essere sostenuta nelle
crisi del rapporto di coppia. E’ necessario che il tentativo di
conciliazione avvenga prima dell’inizio di un eventuale procedimento
giudiziale. Infatti, se alla decisione di interrompere il rapporto
seguirà subito dopo la controversia giudiziaria, la coppia non avrà il
tempo di maturare la separazione al fine di ricostruire la propria
identità, a maggior ragione necessita di sostegno anche la cosiddetta
famiglia ricostituita nel difficile compito di reinventare relazioni
all’interno del nuovo nucleo;
un
aspetto particolarmente complesso è rappresentato dai minori e dai
giovani. Esso riguarda tutto il sistema sociale. Al contrario delle
altre categorie, per i minori e i giovani c’è bisogno di affrontare
anche la questione dei valori e i condizionamenti della società dei
consumi. E’ necessario impedire l’abbandono scolastico attraverso
l’azione sinergica di insegnanti e assistenti sociali e avvalendosi del
contributo della Chiesa e delle associazioni di volontariato quali
agenzie di lettura dei bisogni della comunità.
È
a queste considerazioni che si è ispirata la filosofia dei servizi in
favore della famiglia (alcuni in fase di start up, altri in fase di
progettazione, altri ancor in fase di avanzata realizzazione) proposti
dal nostro Centro.
Al
termine di questo viaggio intorno al “genoma che fa vivere la società”,
caosinforma 68 si sofferma, quindi, sulla declinazione dei servizi che
“FIERAVECCHIAFAMIGLIA”, ha messo in campo per contribuire, con
risposte concrete e continuative, a sostenere la famiglia nella sua
funzione di insostituibile produttrice di “beni relazionali” per
l’intera
collettività.
Mario Scannapieco
domenica 10 novembre 2013
PREPARAZIONE ALLA V FESTA DELLA COMPAGNIA DEGLI AMICI
PREPARAZIONE ALLA V FESTA DELLA COMPAGNIA DEGLI AMICI
Si
è
celebrato il 6 novembre scorso il "momento" di preparazione alla V
Festa della Compagnia degli Amici nella memoria di Michele Filomena, il
nostro compagno di viaggio, che
ha lasciato in tutti noi un indelebile
ricordo ma soprattutto il mandato di continuare l’esperienza di
fratellanza da
lui sesso avviata. Il "momento" rientra in una serie di iniziative già
attivate da parte di alcuni gruppi, nei luoghi di Michele, ad Ariano
Irpino, e presso la Comunità Sorella Luna di Roma, e culminerà con la
Messa di Natale che sarà celebrata dal nostro
Presidente, don Nicola Bari, a
Salerno.
Il
Centro, tutto, si è dunque ritrovato a
Salerno, presso la Comunità di Brignano per riflettere, rivivere e radicare
ulteriormente il valore di un seme, peraltro
già fecondo nell’animo di quanti
hanno condiviso questa festa della memoria.
È il quinto anno di questa “festa” che si è
sempre celebrata a Roma presso la Comunità Sorella Luna, la sede dove ha trovato radici, ma è il primo
anno che si celebra a Salerno, segnando anche così l’ulteriore radicamento della Compagnia nella
storia del nostro Centro.
Di fatto, la "Compagnia degli amici" - così
Michele ci suggerì di chiamarla - prende forma nell'idea stessa di ritrovarci,
consapevoli di essere tutti in viaggio,
verso una meta. Così, siamo in
tanti, tutti gli Operatori del Centro, a
rispondere ad una sorta di appello dello spirito che ci ha chiamati e condotti
a fare memoria e a rafforzare la
prospettiva dell’impegno indicato da Michele.
Ma non ci accontentiamo di una
pura commemorazione. Vogliamo, e sentiamo, qualcosa di più di un pur prezioso
ricordo. Non foss’altro perché abbiamo proprio bisogno di questo “spazio” che apra
nel nostro animo il desiderio di un
contatto con ciò che sentiamo esistere al di là delle apparenze
sensibili e al di là del nostro quotidiano, a volte stanco, operare; di uno
spazio, cioè, in cui ci permettiamo di vivere veramente insieme. Proviamo così a tessere la trama delle nostre storie, a
ricomporre il tempo in un orizzonte di senso, rivedendo le immagini del nostro cammino comune, ricordando i momenti di
gioia, rileggendo insieme il suo
testamento spirituale, cantando insieme salmi e canzoni cariche di vita.
E
per questo, osiamo definire "festa" questo incontro ormai
calendarizzato. Per farne una ricorrenza dello spirito e dare
continuità ad uno stile di vita
ispirato, come indica il suo Testamento spirituale, all’attenzione
amorevole all’altro, al servizio ai più deboli, alla bellezza,
alla luce, alla tenerezza
del Padre che consente di trasformare, non negare, l’angoscia, di
tramutare
la sofferenza in gioia, la disperazione in luce, la solitudine in
compagnia fraterna.
Così la festa risponde anche al bisogno di riscoprire il valore dell’Amicizia
che, nella sua radice etimologica, si fonda sull’amore ma che va anche oltre.
Nessuna esperienza di interazione umana è infatti così gratuita, libera e
volontaria come l’amicizia. E per questa indicazione di percorso, oggi, più che
mai, dobbiamo essere riconoscenti a Michele. Oggi,più che mai, infatti, ce n’è
bisogno per dare sostenibilità al nostro impegno.
Pertanto In questo numero
proseguendo nella prospettiva indicata
da Michele vogliamo ricordarlo offrendo
qualche spunto di riflessione per capire di più la portata della sua
testimonianza e gli ingredienti che fanno della sua proposta
un punto di riferimento per tutto il Centro La Tenda, e non solo. Presupposto
imprescindibile per affrontare con
fiducia le sfide che ci attendono nel prossimo futuro.
domenica 20 ottobre 2013
giovedì 17 ottobre 2013
CAOSINFORMA 67
Questo numero di caosinforma (il 67esimo) è dedicato ai bisogni concreti delle famiglie salernitane e alla necessità di proporre risposte al disagio della famiglia.
Ma
l'obiettivo ulteriore è il recupero di una consapevolezza più piena
dell'importanza della famiglia in quanto tale, della sua costituzione
essenziale, o come ci aiuta a riconoscere il sociologo Pierpaolo Donati
del suo essere il "genoma generativo della società". Esigenza ancor più
avvertita oggi, nel momento in cui lo stesso termine "famiglia" si
presta ad interpretazioni ambigue e confusive.
È importante infatti
ribadire la natura propria della famiglia, affinché sappia declinare le
ragioni per le quali è e rimane la fonte e l'origine della società. La
domanda alla quale siamo chiamati a rispondere, quindi, contestualmente a
quella relativa a servizi e ai supporti di vario genere da offrire alle
singole famiglie è, dunque: "come possiamo pensare di promuovere il
bene relazionale prodotto dalla famiglia nella società attuale e del
prossimo futuro?".
Di fatto, molti dei disagi individuali e sociali che oggi moltissime persone sperimentano dipendono dal fatto che esse non
hanno potuto o saputo "essere e fare famiglia". Spesso queste persone
non ne sono consapevoli, perché ad esse mancano gli strumenti culturali e
materiali per perseguire la famiglia come il loro bene più prezioso. Lo
desiderano, ma non riescono a realizzarlo. Con questo numero di
caosinforma, vogliamo provare a individuare possibili concrete risposte
ai bisogni delle famiglie, ma anche il bisogno, più radicale, di
riscoprire e promuovere la vera forza propulsiva e insostituibile del
"genoma che fa vivere la società".
domenica 6 ottobre 2013
CAOSINFORMA 67
BISOGNO DI FAMIGLIA
Come anticipato nel numero scorso della nostra rivista, caosinforma 67 va ad integrare il "dossier famiglia”, che il Centro studi e formazione caos sta allestendo per fornire informazioni, documenti, dati e resoconti relativi agli interventi del Centro La Tenda per le famiglie.
Si tratta di una documentazione, integrata dai risultati della indagine sui bisogni delle famiglie salernitane, che stiamo realizzando proprio in questi giorni. E che, nella versione completa, verrà presentata nel prodotto multimediale “FIERAVECCHIA FAMIGLIA. La famiglia al centro”, di prossima pubblicazione.
Con questo numero di caosinforma, in particolare, vogliamo portare l’attenzione sulla varietà degli interventi in favore della famiglia (alcuni in fase di start up, altri in fase di progettazione, altri ancor in fase di avanzata realizzazione) proposti dal nostro Centro. Si tratta di servizi - di supporto psicologico e di counseling per genitori alle prese con le problematiche educative, di formazione per Educatori professionali, di supporto alla genitorialità, attraverso attività di accoglienza, animazione per minori e adolescenti coinvolti in attività fatte dai giovani per i giovani, secondo la collaudata metodologia della peer education.
Questo numero di caosinforma è dedicato quindi ai bisogni concreti delle famiglie sottolineando la necessità di allestire risposte propositive al disagio della famiglia che inevitabilmente tocca maggiormente i soggetti più deboli.
Ma soprattutto, l’obiettivo di queste iniziative è quello di recuperare una consapevolezza più piena dell’importanza della famiglia in quanto tale, della sua costituzione essenziale, o come ci aiuta a riconoscere il sociologo Pierpaolo Donati del suo essere il genoma generativo della società.
Vale a dire dall’essere definita dalle seguenti caratteristiche:
• il dono (dare per primi);
• la norma della reciprocità (o scambio simbolico, per cui ciascuno aiuta l'altro sapendo che l'altro farà lo stesso in caso di bisogno);
• la sessualità (di coppia);
• la generatività (avere figli o almeno desiderarli).
Elementi che ne costruiscono la struttura relazionale profonda.
E quindi ci interessa porre attenzione al bisogno di riconoscere più chiaramente, le caratteristiche della famiglia. Esigenza ancor più avvertita oggi, nel momento in cui lo stesso termine “famiglia” si presta ad interpretazioni ambigue e confusive.
È importante infatti ribadire la natura non barattabile della famiglia vera, affinché sappia declinare le ragioni per le quali è e rimane la fonte e l'origine della società,
La domanda alla quale siamo chiamati a rispondere, ancor prima di quella relativa a servizi e a supporti di vario genere da offrire alle singole famiglie è, dunque, in ultima analisi: “come possiamo pensare di promuovere il bene relazionale prodotto dalla famiglia nella società attuale e del prossimo futuro?”.
In fondo, come sottolinea lo stesso Donati: “Se la nostra epoca appare sempre più disorientata dobbiamo dare valide ragioni pratiche circa «il perché» della famiglia, cioè le ragioni per cui la famiglia deve avere una certa forma, qualità e poteri propri delle sue relazioni”.
Molti dei disagi e malesseri individuali e sociali che oggi moltissime persone sperimentano dipendono dal fatto che esse non hanno potuto o saputo «essere e fare famiglia».
Spesso queste persone non ne sono consapevoli, perché ad esse mancano gli strumenti culturali e materiali per perseguire la famiglia come il loro bene più prezioso. Lo desiderano, ma non riescono a realizzarlo.
FIERAVECCHIAFAMIGLIA, anche con questo numero di caosinforma, vuole provare, in definitiva a riconoscere non solo i bisogni delle famiglie individuando possibili concrete risposte, ma anche il bisogno, più radicale, di riscoprire e promuovere la vera forza propulsiva e insostituibile della famiglia o, se permettete, della vera famiglia.
Mario Scannapieco
lunedì 23 settembre 2013
CAOSINFORMA 66
Non è la prima volta che caosinforma si occupa di famiglia. E del resto, per una rivista che ha a cuore i temi formativi, è normale che la famiglia, prima e fondamentale esperienza di formazione, sia al centro della sua riflessione.
Questo numero di caosinforma, il 66, disponibile anche nella versione online, caosinforma.it, è solo una parte del "dossier famiglia" che caosinforma sta predisponendo Iin vista del Seminario, dedicato alla promozione del Centro di servizi alla famiglia, a Fieravecchia in programma per la fine di ottobre prossimo.
Ciò, a maggiore ragione oggi, in un contesto socioculturale in cui c'è bisogno di ritrovare un'idea condivisa di famiglia, in quanto la stessa definizione di famiglia rischia di apparire sfumata, indeterminata.
Così come capita al ruolo e alla funzione della figura genitoriale che, proprio a causa di questa indeterminatezza di contesto,
rischia, a sua volta,di essere spesso confusa, e poco significativa nel contesto del sistema familiare. Inoltre, laddove il lavoro o la carriera (ma anche la loro mancanza) occupano primariamente i membri adulti del nucleo, può scomparire la preponderanza di una figura genitoriale, anche perché e non vi è più un genitore che consuma più ore accanto ai figli e gran parte delle attenzioni ed energie prima disponibili per la cura della prole ora vengono assorbite dalla gestione domestica. Non è la prima volta che caosinforma si occupa di famiglia. E del resto, per una rivista che ha a cuore i temi formativi, è normale che la famiglia, prima e fondamentale esperienza di formazione, sia al centro della sua riflessione.
Se, poi, vi è un'unica figura genitoriale, il ruolo genitoriale si colora di sfumature molto particolari così come la trasmissione delle figure identificatorie del maschio, attraverso il padre, e della femmina, attraverso la madre. Non possiamo, infatti, dimenticare i contributi che la Psicoanalisi e la Psicologia in genere hanno dato nello spiegare le interazioni profonde fra genitori e figli, ai fini delle crescita psicologica della prole nonché della costruzione della società Alla luce di questi fenomeni,documentati da una recente ricerca (10° RapportoNazionale sulla Condizione dell'Infanzia e della Preadolescenza"), nasce spontanea la domanda :"fino a quando potremo riferirci ancora, univocamente al termine "famiglia"? In realtà , come suggerisce l'indagine citata "la famiglia, anziché morire come istituto, per effetto della modernizzazione, si trasforma in una pluralità dinamica e flessibile di "soluzioni istituzionali" Ma se ciò è certamente vero, altrettanto certamente, non stupisce che i genitori di oggi siano confusi, contradditori e deleganti. E che abbiano messo in atto una sorta di abdicazione, più o meno avvertita,
che condiziona la maturazione dell'individuo in formazione, perché non lo prepara appieno ad affrontare quegli elementi di responsabilità, di impegno e di frustrazione che compongono le scelte del domani. Attraverso la coesione e l'organizzazione famigliare, conflittualità compresa, il bambino, infatti apprende anche le sue capacità di adattamento alla realtà e agli eventi, modulando le capacità di flessibilità, cioè di problem solving, imparando a trasformare i vincoli in risorse. Laddove manca sia tale esperienza sia la possibilità di misurarsi nella dialettica del dialogo e del confronto, per mancanza di tempo, voglia o di figure adulte disponibili, la persona in crescita si percepisce abbandonata, libera solo perché senza riferimenti, e assimila la "normalità" all'insipienza. Tutto ciò si può concettualizzare in un terzo dato, che apre il capitolo della "famiglia multiproblematica". Di fatti una famiglia inadeguata alla lunga può diventare multiproblematica o può generare soggetti problematici.
La "famiglia multiproblematica" è la rappresentazione di una centrifuga sociale che prende sempre più velocità senza affrontare i problemi per cui, di fatto, li assomma fino ad arrivare a situazioni di disagio e/o devianza, intrinseche al nucleo famigliare, che richiedono l'intervento della società stessa.
Nasce da queste premesse il progetto di un Centro di servizi per la famiglia che il Centro Studi e formazione caos de La Tenda ha avviato, nel contesto del corso di formazione Formarsi progettando, realizzato nei mesi scorsi. E grazie al quale è partita, in questi giorni l'indagine per conoscere, dalle risposte dirette delle famiglie destinatarie dell'intervento, i reali bisogni, e le avvertite necessità delle famiglie del territorio. A partenza dalla lettura dei dati emersi, verranno predisposti i servizi richiesti, integrando la bozza progettuale elaborata in sede corsuale.
E in tale prospettiva questo numero di caosinforma si trasforma in "dossier famiglia". Lo scopo è quello di documentare attraverso la cronaca dei diversi tipi di interventi messi in campo dal Centro La Tenda per le famiglie, il bagaglio esperienziale e formativo maturato sinora e predisporsi al Seminario, in programma per la fine di ottobre 2013, per la promozione del Centro di servizi alla famiglia.
Mario Scannapieco