BUON NATALE
E così un altro anno è passato. Tra venti di crisi
(non solo economica) e spinte al rinnovamento; tra l’attrazione rassicurante al
“vecchio” e la necessità di costruire il “nuovo”;
tra la esigenza di conservare i servizi che funzionano e quella di rinnovarli
per rispondere a bisogni emergenti; tra la
necessità di rendere più flessibili le nostre strutture (anche mentali) e la
paura di perdere le certezze di un consolidato saper fare; tra la opportunità di valorizzare il prezioso know how dei nostri Operatori e la obbligatorietà di
un aggiornamento del loro bagaglio formativo;
tra il desiderio di guardare al futuro e il timore
di affidarsi ad esso senza una
prospettiva pienamente definita, il processo
del Centro la Tenda è giunto ad un importante fase del suo cammino.
Ma se è vero
che questa fase di cambiamento è innescata da una realtà sociale e politica, in “rottura prolungata”, e che interroga inesorabilmente il nostro microcosmo, è pure vero che la natura
dinamica del Centro La Tenda appartiene alla sua radice oltre che, a pensarci
bene, al suo stesso nome.
Cosa infatti rappresenta “la tenda” se non la scelta di un cambiamento continuo,
l’andare incontro, il muoversi verso chi ha bisogno?
Non a caso, Nicola per definire La Tenda
utilizza spesso la metafora della
pellicola cinematografica che, rappresentando la realtà in movimento, traduce meglio della fotografia quello
che il nostro Centro è e
vuole essere, ovvero una esperienza di servizio in continuo divenire.
Caosinforma vuole dunque, con questo numero, provare a
documentare ”lo stato de La Tenda”, vale
a dire le diverse attività, iniziative, esperienze
di servizio e formazione che il Centro La Tenda sta realizzando. Attività che hanno caratterizzato l’impegno del Centro La Tenda
in quest’ultimo scorcio di anno, ma
soprattutto stanno gettando le basi per il
futuro, più o meno prossimo, che ci attende: i percorsi di formazione “Sentinelle
del disagio”, tuttora in svolgimento,
la proposte del progetto Giovani, culminate nella “Chiamata alle arti for
Christmas con una entusiasmante “tre
giorni” di dibattiti, mostre d’arte, scambi di esperienze tra oltre 20
associazioni giovanili del nostro territorio, produzioni artistiche e non solo; i nuovi
servizi più mirati a persone e famiglie, fuori da vecchi schemi,
la ripresa del processo di formazione per
tutti gli Operatori del Centro chiamati ad essere più operativi che operatori, l’avvio
di nuovi modelli di Comunità, aperte al
territorio e interattive con esso.
Ma l’occasione per una riflessione approfondita su
questo processo, peraltro in piena evoluzione
(vedi anche gli ultimi numeri di caosinforma),
ce l’ha fornita la stimolante meditazione di Nicola, il nostro
Presidente, durante la Messa di Natale del Centro la Tenda, il tradizionale appuntamento spirituale e
formativo, in cui la famiglia de la
Tenda si ritrova tutta intorno alla sua Guida. E proprio in questa celebrazione
il nostro Nicola ci ha ricordato quanto
importante sia, al di là delle attività che il Centro positivamente promuove e
realizza in favore delle persone in disagio, la forza che scaturisce dall’incontro,
dalla vicinanza, dal calore di un contatto anche fisico con l’altro, un contatto che supera la
barriera delle stesse parole che, tante volte, non bastano a testimoniare solidarietà e a scongelare la
freddezza che, a volte, caratterizza i nostri rapporti.
Del resto, cosa è il Natale se non il rinnovarsi del dono
che Dio ha voluto fare all’umanità per
condividere, ed anzi inchiodare la Sua Presenza
alla nostra vita? E cosa è la
testimonianza concreta e storica del
sacrificio di Cristo sulla croce se
non il segno di un
amore fisico
e carnale, non solo immateriale, per la sua creatura? Il Natale dunque ci richiami a questa impellenza, che superi la distanza delle parole e si traduca in un abbraccio caldo e
ristoratore, che ci sostenga nei momenti, inevitabili, di solitudine della
nostra vita.
Buon Natale a tutti dunque con l’augurio che l’abbraccio del nostro Cristo Salvatore
ci ricomprenda tutti per affrontare le
sfide che ci attendono, con
fiducia, serenità e calore.
Mario Scannapieco
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