EDUCARSI AD EDUCARE
PERCORSO DI FORMAZIONE PER EDUCATORI NATURALI E PROFESSIONALI
Perché oggi gli insegnanti, i pedagogisti,
i responsabili di associazioni e gli stessi genitori nella loro funzione
educativa sono considerati e ricercati assai meno dei medici, degli psicologi e
dei professionisti della salute, in genere?
In una società frammentaria
e dispersiva che fa fatica a ritrovare valori condivisi, nelle piccole come
nelle grandi questioni, la tentazione di ricorrere alla “dea scienza”, al mito
di una verità che mette tutti d’accordo, è irresistibile.
L’unico maestro
riconosciuto, in questo campo è lo “scienziato-sciamano-demiurgo” che spesso però è un comodo paravento dietro il
quale l’uomo contemporaneo nasconde la sua insicurezza,
la sua paura di decidere sul proprio
futuro, di impegnare la propria di accettare il rischio di scelte
assunte in prima persona.
Di fatto nella nostra società c’è un
deficit di proposte credibili, di interlocutori attendibili.
I TEMI DEL CONFRONTO |
Di fatto se non si parte da una proposta
sul piano educativo, si rischia di rimandare, sine die, la presa in carico
reale e responsabile della nostra vita e di quella dei
nostri figli.
La proposta del
nostro Centro Studi e Formazione è un ciclo di seminari (in via di definizione) per discutere insieme i temi di una sana educazione al denaro e al perdono,
alle nuove tecnologie e allo spirito critico, senza negare lo sguardo al dolore
e alla morte, al sacrificio e alla fatica, da includere necessariamente nella
prospettiva di una positiva educazione al futuro.
Riconoscere “l’incertezza
della scienza” e, per converso, la necessità di una vita ispirata alla ricerca
di un senso profondo, può costituire la vera risposta che può aiutare a
vivere meglio, ma anche (perché no?), a fronteggiare efficacemente molti mali
ritenuti impropriamente di specialistica, altrui competenza.
Mario Scannapieco
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